Convegno sul mercato dell’usato all’Università di Bologna
Nei primi quattro mesi del 2008 il mercato delle autovetture nuove ha fatto registrare un calo dell’8,3%. Nello stesso periodo le vendite di vetture usate sono aumentate del 6,6%. Questi due andamenti contrapposti potrebbero avere la stessa causa: le difficoltà dell’economia. Il mercato delle auto nuove è infatti entrato in crisi essenzialmente per il peggioramento del quadro economico generale, ma proprio le difficoltà economiche potrebbero essere l’elemento che spinge un numero crescente di automobilisti ad orientarsi verso l’usato piuttosto che verso il nuovo al momento di cambiare l’auto.
Per verificare questa ipotesi il Centro Studi Promotor e la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università di Bologna, in collaborazione con CarNext, struttura specializzata nella vendita di auto usate, hanno organizzato oggi un convegno all’Università di Bologna, a cui sono intervenuti autorevoli esponenti delle diverse categorie di operatori presenti sul mercato dell’automobile nuova e usata.
Aprendo il convegno Giada Michetti, Amministratore Delegato di Promotor International, ha affermato che dalle rilevazioni eseguite dal Centro Studi Promotor emerge che “una quota importante di concessionari ritiene che le difficoltà dell’economia possano spingere il mercato dell’usato, ma che una quota quasi altrettanto importante ritiene che se la congiuntura economica dovesse peggiorare ancora anche il mercato dell’usato, oltre che quello del nuovo, finirebbe per essere penalizzato”.
La discussione nel convegno si è sviluppata sulla base delle relazioni di Anfia e Unrae che hanno fatto il punto sia sulle più recenti innovazioni normative che hanno interessato il settore (Emanuela Pregnolato, Responsabile Studi di Mercato Anfia) che sugli ultimi dati statistici (Sirio Tardella, Direttore Servizio Statistico Unrae). Da queste relazioni è emerso che il mercato dell’usato in Italia si è notevolmente evoluto sviluppando una forte corrente di esportazione e dando vita a strutture specializzate nel commercio dell’usato che puntano ad offrire al pubblico un prodotto di qualità oltre che garantito, come previsto dalla normativa italiana ed europea. Su questo terreno un particolare rilievo sta assumendo anche l’utilizzo di internet, come è emerso dall’intervento di Franco Oltolini, Direttore di CarNext, che ha illustrato l’esperienza della sua organizzazione nelle aste on line.
Massimiliano Amati (Analisi di Mercato Quattroruote) ha poi presentato il sistema di rilevazione dei prezzi dell’usato della sua testata e la metodologia messa a punto per prevedere le quotazioni, aspetto questo di particolare rilevanza soprattutto per le società di noleggio a lungo termine, per le quali, come ha sottolineato Franco Oltolini, “in un contratto di noleggio a lungo termine la correttezza della previsione del valore dell’usato alla fine del contratto può fare la differenza fra l’utile e la perdita”.
Paolo Allegretti, di Federaicpa, ha evidenziato alcuni fattori di criticità nella gestione del mercato dell’usato da parte delle società concessionarie. “Su un totale di circa tre milioni di trasferimenti di proprietà registrati nel nostro Paese, solo una quota di 5/600.000 è gestita direttamente dai concessionari, e quindi necessariamente nuovi spazi di mercato e di redditività devono essere ricercati anche con la fornitura di servizi sempre più qualificati per i clienti”.
L’importanza dei concessionari come canale di vendita privilegiato per l’usato è ribadita anche da Fabio Scacco, Direttore Vendite Speciali, Veicoli Commerciali e Usato di General Motors Italia: “Il cliente acquista un veicolo nuovo scegliendo il marchio, mentre acquista un veicolo usato scegliendo il concessionario”. Anche Maurizio Cremonini, Responsabile Fiat Group Used Cars & Rac, nel corso del suo intervento ha messo in evidenza l’importanza della rete ufficiale di concessionari che, nel caso di Fiat, “ha migliorato le sue performance rispetto allo scorso anno. Anche i nuovi canali di vendita, come aste ed esportazioni – ha continuato Cremonini – stanno confermando la loro validità”.
Concludendo i lavori Gian Primo Quagliano, Direttore del Centro Studi Promotor, ha sottolineato come il mercato dell’usato debba tenere in grande conto i mutamenti dei comportamenti dei consumatori, “che oggi sono sempre più informati ed esperti. Questo pone l’accento sulle strategie di marketing e sull’importanza di una sempre più stretta collaborazione tra case automobilistiche e concessionari”.