CRESCE IL MERCATO DELL’AUTO USATA

Anche grazie agli incentivi usato su usato

Mentre il mercato dell’auto nuova comincia a manifestare segni di ripresa sotto la spinta degli incentivi alla rottamazione, continua l’andamento abbastanza positivo delle vendite di auto usate. Secondo i dati diffusi dalla Motorizzazione Civile, nei primi nove mesi del 2002 vi sono stati 2.468.922 trasferimenti di proprietà, con una crescita del 6,06% rispetto allo stesso periodo del 2001. La buona tenuta del mercato dell’usato anche dopo l’adozione degli incentivi per le vendite di nuovo è un fatto indubbiamente positivo che sgombra il campo da una preoccupazione che aveva accompagnato l’adozione delle agevolazioni per le auto nuove. Con gli incentivi alla rottamazione del 1997-1998 il mercato dell’usato era infatti entrato in una crisi gravissima in quanto la possibilità di acquistare vetture nuove a condizioni molto favorevoli aveva avuto pesanti ripercussioni sulla domanda e le quotazioni di usato recente e a cascata su tutto il comparto delle auto di seconda e terza mano. Il mercato del nuovo aveva infatti catturato una quota di domanda del mercato dell’usato. Con gli incentivi adottati nel luglio scorso questa situazione non si sta verificando sia perché le difficoltà del quadro economico rendono più difficile il passaggio di potenziali acquirenti dal mercato dell’usato a quello del nuovo, sia perché molto opportunamente accanto agli incentivi per l’acquisto di auto nuove sono state adottate agevolazioni per chi acquista un usato catalizzato e rottama un’auto non catalizzata. Questi incentivi usato su usato non si stanno dimostrando in grado di dare una forte spinta al mercato delle auto di seconda mano, ma sono comunque efficaci per evitare gli effetti negativi che si ebbero nel 1997/1998. Dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor emerge un quadro abbastanza positivo del mercato dell’usato, che, come mostrano i dati della Motorizzazione Civile, è in leggera crescita rispetto al 2001, anche se si mantiene su livelli decisamente più bassi di quelli che si riscontrano in altri grandi mercati. Per quanto riguarda il prossimo futuro la maggior parte dei concessionari (70%) ritiene che la domanda si manterrà stabile, mentre tra gli altri vi è una leggera prevalenza di coloro che si attendono un rallentamento delle vendite (15%) nei confronti di chi invece ipotizza domanda in crescita (10%). Per le giacenze i concessionari segnalano una situazione sostanzialmente equilibrata, che dovrebbe mantenersi tale anche nei prossimi mesi. Inoltre la maggior parte degli operatori ritiene che le quotazioni si manterranno stabili. Da segnalare che sempre dall’inchiesta del Centro Studi Promotor emerge per l’usato un quadro molto migliore rispetto al mercato del nuovo per quanto riguarda la remuneratività dell’attività di vendita. In settembre per il nuovo soltanto il 18% dei concessionari la ritiene normale o alta, mentre per l’usato la percentuale corrispondente sale al 57%.