CONSUNTIVO POSITIVO DEL MERCATO EUROPEO DELL’AUTO NEL PRIMO SEMESTRE (+ 1,3%)

Nonostante la battuta d’arresto di giugno (-4,1%)

Battuta d’arresto per il mercato dell’auto europeo in giugno. Le autovetture immatricolate sono state 1.489.561 con un calo del 4,1%. La contrazione è dovuta per quasi il 50% al mercato italiano, che ha accusato un decremento anomalo per una distorsione statistica. Il confronto fa infatti riferimento ad un giugno 2005 particolarmente ricco di immatricolazioni a causa della fine dello sciopero delle bisarche che aveva determinato un effetto analogo di segno opposto in maggio. Questi effetti che si sono prontamente riflessi sul mercato europeo. Il mercato italiano infatti ha un’incidenza del 16% su quello europeo e quindi i suoi andamenti (e le sue eventuali distorsioni statistiche) trovano significativo riscontro sui risultati dell’intero continente.

Al di là dei confronti anomali italiani, i cui effetti a fine giugno si sono praticamente compensati, il consuntivo del primo semestre 2006 per l‘Europa si chiude con 8.323.033 autovetture immatricolate e con una crescita dell’1,3%. Può sembrare un risultato modesto, ma occorre considerare che gli altri grandi mercati maturi del mondo, e cioè quelli degli Stati Uniti e del Giappone, secondo gli ultimi dati disponibili, sono entrambi in calo. Il risultato dell’Europa, dopo un 2005 di sostanziale stagnazione, può dunque essere considerato positivo ed è sicuramente influenzato dalla favorevole evoluzione della congiuntura economica dei paesi dell’Unione. Su questo fronte vanno però registrate alcune incrinature che si sono verificate proprio in giugno nella fiducia di imprese e consumatori. Per quanto riguarda questi ultimi, nell’area dell’euro complessivamente considerata la fiducia si è stabilizzata in giugno sui livelli di maggio, ma nei principali paesi dell’Unione compare qualche segnale negativo. In particolare l’indice è in calo in Germania, Francia e Italia, stazionario in Spagna e in miglioramento soltanto nel Regno Unito. Influiscono sulla fiducia dei consumatori soprattutto le preoccupazioni per un possibile riaccendersi dell’inflazione, legate anche ai continui aumenti del petrolio e altre materie prime. Migliore il quadro per le imprese. L’indice di fiducia complessivo dell’Unione in giugno è in crescita. Segnali di debolezza si avvertono però in Spagna e nel Regno Unito.

Venendo all’andamento dei cinque principali mercati per l’automobile, nel consuntivo del primo semestre, soltanto in Italia si registra una crescita sostenuta, (+7,9%), mentre in Germania l’incremento è contenuto (+1,4%) e in calo sono i mercati di Regno Unito, Spagna e Francia. Sempre negativi i dati dell’area costituita dagli otto paesi nuovi membri dell’Unione per cui sono disponibili informazioni statistiche (mancano Cipro e Malta). Nel complesso le immatricolazioni nell’area fanno registrare in giugno un calo del 6,3%, che conferma che in questi paesi il processo di motorizzazione di massa si sta avviando più che con l’acquisto di automobili nuove, con vetture usate o “usate a km zero” provenienti da altri paesi dell’Unione.

Nel complesso del mercato europeo un ruolo particolarmente importante nel primo semestre ha giocato il mercato italiano. La crescita delle immatricolazioni in Italia è stata infatti di 96.556 unità, mentre nell’intero continente soltanto di 103.754 unità. Analizzando il contributo dei diversi gruppi, nel primo semestre emerge con assoluta evidenza l’apporto della ripresa del gruppo Fiat, che mette a segno la crescita più sostenuta: +20,1% contro un incremento del mercato complessivo dell’1,3%. Positive ovviamente le ripercussioni sulla quota di mercato che sale dal 6,5% del primo semestre 2005 al 7,7% del primo semestre di quest’anno.