In febbraio la produzione industriale in Italia secondo lʼIstat è calata del 3,8% rispetto allo stesso mese del 2012. Se si confronta il dato diffuso oggi dallʼIstat con il picco fatto registrare dalla produzione industriale nellʼaprile 2008, cioè con il livello ante-crisi, vi è un calo del 24%. Questa contrazione è indubbiamente seria, ma non esprime compiutamente la gravità dellʼattuale quadro produttivo. Se si analizza infatti lʼandamento per settori, confrontando, come ha fatto il Centro Studi Promotor nella tabella allegata, la situazione del febbraio scorso con quella di aprile 2008 emerge che vi sono settori con penalizzazioni molto superiori alla media. Il più colpito è indubbiamente quello della fabbricazione dei mezzi di trasporto che accusa un calo del 43,5%. In gravissima difficoltà anche i settori delle apparecchiature elettri- che (38,1%), della gomma e della plastica (-33,6%) e quello della metallurgia (-33,6%). La contrazione della produzione è invece meno rilevante per i prodotti farmaceutici (-1,8%) e per le industrie alimentari (-0,3%). Nessun comparto fa comunque registrare una crescita rispetto ai livelli ante-crisi.
Tornando al quadro complessivo, i dati che scaturiscono dalle elaborazioni del Centro Studi Promotor esprimono in tutta la sua drammaticità la gravità del quadro economico italiano. Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor “è assai probabile che nei mesi successivi a febbraio lʼindice Istat destagionalizzato sia sceso da quota 92,2 di feb- braio al di sotto del minimo toccato nella crisi attuale e cioè al di sotto di quota 90 di marzo
2009. Se questa situazione si è già effettivamente verificata (e se non è così lo sarà a breve) la produzione industriale, che è una delle attività fondamentali dellʼeconomia reale, si è ripor- tata sui livelli della seconda metà degli anni ʻ80”.
Bologna, 10 aprile 2013
Allegati:
- Tabella produzione industriale