Positivi effetti del crollo del prezzo del petrolio greggio
Nel novembre scorso, rispetto allo stesso mese del 2014, gli italiani hanno risparmiato ben 459 milioni di euro nell’acquisto di benzina e gasolio auto e ciò nonostante un aumento dei consumi del 3,9%. Il dato sul risparmio deriva da un’analisi condotta dal Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui consumi e la spesa per i carburanti auto. Il fattore che ha consentito un risparmio così significativo in un solo mese è naturalmente il calo dei prezzi alla pompa legato alla caduta del prezzo del petrolio greggio. Sempre secondo il Centro Studi Promotor il prezzo medio ponderato della benzina nel novembre scorso è calato dell’11,8% rispetto allo stesso mese del 2014 e per il gasolio auto il calo del prezzo è stato ancora maggiore ed ammonta al 13,7%.
Il dato di novembre è d’altra parte coerente con il consuntivo dei primi undici mesi dell’anno che vede una crescita dei consumi di benzina e gasolio auto dello 0,9% con un calo della spesa di 6,593 miliardi, e in termini percentuali dell’11,5%. Sempre secondo l’elaborazione del Centro Studi Promotor il consuntivo dei primi undici mesi dell’anno chiude infatti con una spesa alla pompa di 50,883 miliardi contro i 57,476 miliardi dello stesso periodo del 2015. La contrazione del fatturato alla pompa ha penalizzato soprattutto la componente industriale, cioè la quota che va all’industria petrolifera e ai distributori, che è diminuita del 22,6% (5,521 miliardi), ma anche il gettito fiscale è calato (-3,2%) per effetto del fatto che si è applicata l’Iva su un imponibile minore.
Secondo il Centro Studi Promotor il calo della spesa per benzina e gasolio auto ha certamente dato un contributo positivo all’avvio della ripresa economica nel 2015, ripresa economica di cui i consumi di carburante sono indubbiamente un indicatore significativo tanto più che il loro incremento è stato nel 2015 assai simile al tasso di crescita del Pil.
Bologna, 23 dicembre 2015