Bilancio delle vendite da gennaio ad agosto
E’ in rosso il bilancio gennaio-agosto delle vendite di camion e bus (veicoli commerciali, industriali e autobus) in Europa. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea nei trenta paesi che costituiscono l’area UE27+EFTA le immatricolazioni sono in calo del 9,8%. Questa contrazione deriva da un andamento moderatamente negativo per i paesi che non appartengono all’area euro (-2,4%) e da un calo molto più consistente per quanto riguarda l’area dei paesi che hanno adottato la moneta unica (-12,7%). Come per le autovetture anche per i camion e bus l’epicentro delle difficoltà è nella zona euro, mentre nel resto del mondo le vendite continuano a svilupparsi.
Analizzando l’andamento dei tre comparti che costituiscono il settore dei camion e bus, emerge che nel periodo gennaio-agosto per i veicoli commerciali (fino a 3,5 tonnellate di portata) nell’area UE27+EFTA si registra un calo del 10,9%. Per i veicoli industriali la contrazione è invece del 5,9%, mentre positivo è l’andamento per gli autobus che fanno registrare una crescita del 5,7%.
Il mercato italiano è decisamente tra i peggiori. Le immatricolazioni complessive di camion e bus sono in calo del 35,3% (-9,8% nell’area UE27+EFTA) e analogo è il quadro per i tre comparti: per i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate vi è un calo del 36% (-10,9 nell’UE27+EFTA), per i veicoli industriali il calo è del 30,2% (-5,9% nell’UE27+EFTA) e per gli autobus la contrazione è del 32,5% (+5,7% nell’UE27+EFTA). La situazione particolarmente negativa dell’Italia deriva dalle politiche fortemente restrittive imposte al nostro paese (come dall’altra parte a Grecia, Spagna e Portogallo) in forza dall’appartenenza all’area euro.