Forte penalizzazione di famiglie e imprese per il rincaro dei prezzi alla pompa
Sono cresciuti dell’1,4% in maggio i consumi di benzina e gasolio auto delle famiglie e delle imprese italiane. La spesa è però aumentata dell’8,7% ed ha toccato la rispettabile cifra di 4,7 miliardi. L’incremento della spesa, è stato molto superiore a quello dei consumi. La causa è l’aumento dei prezzi legato alla crescita delle quotazioni del greggio.
Per la benzina in maggio il prezzo medio alla pompa è passato infatti da 1,456 euro del maggio 2016 a 1,535 euro del maggio 2017. L’incremento è del 5,43%. Più consistente è stata la crescita del prezzo medio alla pompa del gasolio (+8,11%), che è passato da 1,282 euro del maggio 2016 a 1,386 del maggio scorso. Naturalmente, l’aumento dei prezzi alla pompa è andato a vantaggio principalmente della componenente industriale, cioè della parte del fatturato alla pompa che va alla produzione ed alla distribuzione. La componente industriale è infatti aumentata nel maggio scorso sullo stesso mese del 2017 del 19,6%. La crescita della componente industriale ha determinato però anche un aumento del gettito Iva che è stato del 3,3%. Questi dati derivano dalla elaborazione che viene condotta mensilmente dal Centro Studi Promotor sulla sua banca dati sui consumi e sui prezzi dei carburanti in Italia.
La stessa fonte ha fornito anche il consuntivo del settore nei primi cinque mesi dell’anno da cui emerge che i consumi sono calati dell’1,3%. La spesa invece è salita del 10,3% toccando quota 21,845 miliardi con un maggior onere per le famiglie e le imprese italiane di ben 2,044 miliardi. Per la componente industriale l’incremento dei proventi è stato del 29%, mentre per la quota che va all’Erario la crescita è stata dell’1,7%.
Bologna, 30 giugno 2017