Non è positivo il bilancio delle immatricolazioni di novembre per il mercato europeo dell’auto. Le immatricolazioni complessive sono state 1.168.628 con un calo del 2,8% su novembre 2004. Tra i cinque maggiori mercati l’unico in crescita è quello italiano (+3,1%). In calo sono invece i mercati della Germania (-3,4%), della Francia (-2,1%), della Spagna (-4%) e del Regno Unito (-7,9%). Lievemente migliore di quello di novembre è il consuntivo dell’intero mercato per i primi undici mesi dell’anno. Le immatricolazioni sono state 14.147.932 con un calo dello 0,5%.
Dopo un primo semestre di domanda sostanzialmente debole, le vendite di autovetture in Europa avevano fatto registrare un tentativo di ripresa in agosto e settembre, che non ha però trovato conferma in ottobre ed ora, con i dati di novembre, pare tramontato. Il 2005 si avvia così a chiudere l’annata automobilistica europea in leggero calo rispetto ai volumi del 2004, peraltro non particolarmente rilevanti. Sull’andamento delle vendite pesa la debolezza della congiuntura e in particolare la scarsa tenuta della fiducia delle imprese manifatturiere che in novembre è in calo sia in Francia che in Germania. Non giova inoltre a ridare tono né alla domanda di beni di investimento né a quella di beni di consumo durevoli la decisione della Banca Centrale Europea di aumentare il costo del denaro. E non tanto per l’entità dell’incremento di tasso deciso, che è modesta, quanto per il forte impatto psicologico che la decisione della BCE può avere sulla propensione a contrarre mutui e sul ricorso al credito al consumo che è l’elemento che ha consentito agli europei di continuare ad acquistare beni durevoli nonostante la debolezza dell’andamento congiunturale degli ultimi anni.
I dati di novembre(-2,8%) e di ottobre (-2,6%) destano preoccupazioni anche per i principali mercati nazionali che chiudono positivamente il bilancio dei primi undici mesi, come il mercato francese (+3,1%), quello tedesco (+2,6%) e quello spagnolo (+0,9%). Negativo in novembre è anche l’andamento degli otto paesi nuovi membri dell’Unione per i quali si dispone di dati (mancano Cipro e Malta). In questo mercato, che complessivamente vale per ora soltanto il 4,7% del totale europeo, in novembre si registra un calo del 4,5%, con contrazioni del 4,9% in Ungheria e del 10,8% in Polonia, cioè nei due maggiori paesi dell’area. Il bilancio dei primi undici mesi per l’intero mercato chiude con 661.372 immatricolazioni e quindi con un calo del 10,5% dovuto all’impatto sulla fiducia di imprese e consumatori delle preoccupazioni per l’entrata nell’Unione e alla concorrenza che al mercato del nuovo viene fatta da vetture a chilometri zero provenienti da altri paesi UE. Positivo nei risultati di novembre, otre alla crescita del marcato italiano, è il recupero del gruppo Fiat che, grazie ai nuovi modelli, vede la sua quota salire al 7,1% dal 6,8% del novembre 2004.