Il mercato auto attende la ripresa dell’economia
Ancora in calo il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in novembre sono state immmatricolate 132.579 autovetture con un calo del 9,25% sullo stesso mese del 2010. Le previsioni sono negative anche per dicembre e per il consuntivo dell’intero anno, che dovrebbe chiudere con un 1.750.000 immatricolazioni e quindi con un calo sull’anno precedente del 10,8%. Si tratta di un risultato certo non soddisfacente, tanto più se si considera che è stato ottenuto con un consistente ricorso ai “chilometri zero”, cioè all’immatricolazione di autovetture a concessionari destinate ad essere rivendute a prezzi scontati come “usato con chilometri zero”.
Il mercato automobilistico italiano ha iniziato il 2011 in forte calo in quanto per il primo trimestre il confronto si è fatto con dati ancora influenzati dagli incentivi del 2009. Ci si attendeva poi una ripresa a partire dalla primavera, ma, con il passare dei mesi, la situazione è andata deteriorandosi in parallelo con il forte aggravamento del quadro congiunturale italiano ed europeo. L’insoddisfazione per la situazione del mercato automobilistico italiano emerge con chiarezza dall’inchiesta congiunturale mensile condotta a fine novembre dal Centro Studi Promotor GL events. L’85% dei concessionari interpellati ha dichiarato che in novembre l’affluenza di visitatori nelle show room si è mantenuta su bassi livelli mentre per il 90% anche l’acquisizione di ordini è stata insoddisfacente. A ciò si aggiunge che il 64% dei concessionari ritiene possibili ulteriori diminuzioni della domanda nei prossimi 3-4 mesi.
Le prospettive per il 2012 appaiono dunque problematiche e comunque strettamente legate all’evoluzione del quadro economico. Secondo il Centro Studi Promotor GL events, non considerando l’ipotesi, ritenuta al momento assurda, di un default dell’euro o dell’Italia, si può ipotizzare che, se il Governo saprà coniugare l’esigenza del rigore con un efficace pacchetto per la ripresa, effetti positivi potrebbero esservi per il mercato dell’automobile già a partire dalla prossima primavera, con la possibilità che il 2012 chiuda il suo consuntivo con 1.800.000 immatricolazioni e quindi con un incremento sul 2011 del 2,9%.
Se invece il Governo dovesse perseguire soltanto il rigore, dimenticando le esigenze della ripresa, il mercato italiano dell’auto nel 2012 sarebbe destinato a vedere le sue vendite in ridimensionamento anche rispetto ai livelli decisamente depressi del 2011.