Dopo il calo del 2% in settembre (il primo dopo quarantacinque mesi di crescita) il mercato auto dell’Unione Europea recupera prontamente in ottobre con 1.169.672 immatricolazioni e una crescita del 5,9%. A questo dato positivo si aggiunge il fatto che tutti i mercati nazionali dell’Unione Europea sono in crescita tranne quelli di Finlandia, Regno Unito e Irlanda. Positivo è anche il bilancio dei primi dieci mesi dell’anno, che chiude con 12.830.216 immatricolazioni, una crescita del 3,9% e, anche in questo caso, con cali soltanto nei tre mercati nazionali già citati. Il tasso di crescita dei primi dieci mesi dell’anno non è particolarmente rilevante, ma è comunque apprezzabile. Occorre infatti considerare, sottolinea Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, che la crescita si riferisce ad un grande mercato in cui, ipotizzano che il tasso di sviluppo dei primi dieci mesi si mantenga invariato anche in novembre e dicembre, le immatricolazioni a fine anno toccheranno quota 15.213.000. Si tratta di un livello di assoluto rispetto, anche se ancora lievemente inferiore (-2,32%) all’ultimo dato ante-crisi (2007). Il calo rispetto a questo livello è dovuto ai paesi della fascia meridionale della zona euro in cui le immatricolazioni stanno però crescendo con tassi sostenuti.
Analizzando l’andamento dei cinque maggiori mercati (Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna), che valgono circa il 74% delle immatricolazioni totali della UE, emerge che il risultato migliore per incremento delle immatricolazioni è stato messo a segno in ottobre dalla Spagna in cui le immatricolazioni crescono del 13,7%, e ciò in particolare per la domanda delle imprese e delle società di noleggio, mentre non si registra, almeno per il momento, alcun impatto della vicenda catalana. Nei primi dieci mesi l’incremento maggiore è stato invece fatto registrare dall’Italia che ha immatricolazioni in crescita dell’8,9% da gennaio ad ottobre (e del 7,1% in ottobre). Ottimo in ottobre il risultato della Francia (+13,7%), che nei primi dieci mesi cresce invece del 4,8%. Più modesti i tassi di crescita della Germania, che è il maggiore mercato dell’Unione Europea e che realizza un incremento del 3,9% in ottobre e del 2,3% da gennaio ad ottobre. Non cresce invece, ma anzi cala, il mercato del Regno Unito, che è il secondo dell’Unione e fa registrare un calo del 12,2% in ottobre e del 4,6% da gennaio ad ottobre. Le ragioni di questo andamento negativo vanno ricercate nella situazione di incertezza economica e politica dovuta alla prospettiva della Brexit e nel fatto che, a partire da aprile, è stata introdotta una imposta su tutte le auto che emettono CO2 che ha determinato un inversione di tendenza nell’andamento delle immatricolazioni che finora ha portato a sette risultati mensili negativi consecutivi ed ad un modesto aumento delle immatricolazioni di vetture a basso impatto ambientale.
Bologna, 16 novembre 2017