Convegno sul mercato nel dopo incentivi e senza ripresa economica
Nel 2010 il fatturato per la vendita di autovetture in Italia calerà di 6,4 miliardi di euro rispetto al 2009. La contrazione del 17,4% sarà dovuta al fatto che, in mancanza di nuovi incentivi statali e di ripresa dell’economia, le immatricolazioni di autovetture scenderanno a 1.800.000 unità. Questi dati sono stati presentati questa mattina da Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor GL events – emanazione della società che organizza il Motor Show di Bologna – in apertura del convegno dal titolo “Il mercato italiano dell’auto senza incentivi e senza ripresa dell’economia” che si è tenuto a Bologna per iniziativa del Centro Studi Promotor GL events e delle Facoltà di Scienze Statistiche e di Agraria con il supporto di Beghelli S.p.A..
Nel corso dell’iniziativa l’Amministratore Delegato di GL events Italia S.p.A., Giada Michetti, ha annunciato che il prossimo Motor Show si svolgerà a BolognaFiere dal 4 al 12 dicembre 2010. Michetti ha anche presentato un’inchiesta della Doxa da cui emerge che il 9% degli italiani adulti – cioè circa 4 milioni e 700.000 persone – è propenso a visitare il prossimo Motor Show di Bologna e che il 38% degli italiani (20 milioni di individui) ritiene utile visitare il Motor Show in previsione dell’acquisto di una nuova auto.
Dopo l’introduzione di Gian Primo Quagliano, il convegno è proseguito con le relazione di Federaicpa, Unrae e Anfia. Filippo Pavan Bernacchi, Presidente di Federaicpa, ha affermato che la situazione determinatasi con la fine degli incentivi e la mancata ripresa dell’economia mettono a rischio oltre 1.000 concessionari che occupano 15.000 persone direttamente e altre 30.000 nell’indotto. Gianni Filipponi, Direttore Generale dell’Unrae, ha affermato che non sono opportuni nuovi incentivi limitati nel tempo, ma i problemi di oggi e del medio termine del settore dell’auto vanno affrontati ponendo mano immediatamente a provvedimenti necessari da tempo ed in particolare alla questione della fiscalità e ad un piano pluriennale di rottamazione che preveda la progressiva sostituzione dei 13,5 milioni di vetture Euro 0, Euro 1 e Euro 2 ancora circolanti. Eugenio Razelli, Presidente Anfia, ha affermato la necessità di una politica stabile per favorire la motorizzazione ecologica e in particolare quella a metano, considerato che questo carburante, tra quelli disponibili, ha le emissioni più basse. Razelli ha poi tracciato un ampio quadro della situazione dell’auto in Europa e nel mondo, mettendo in luce come l’Europa debba fare i conti con una ripresa particolarmente lenta e si sia posta obiettivi in termini di contenimento dell’inquinamento estremamente ambiziosi.
Alla relazione conclusiva di Eugenio Razelli è seguita una tavola rotonda a cui hanno partecipato quattro numeri uno di Case automobilistiche. Giuseppe Tartaglione, Presidente e AD di Volkswagen Group Italia, ha affermato che non è opportuna una politica di incentivi che riguardi soltanto l’auto, anche perché demonizzerebbe il prodotto. Gli incentivi vanno invece introdotti nel quadro di una politica ambientale che preveda interventi per tutti i prodotti e settori che determinano emissioni di CO2. Gaetano Thorel, Presidente e AD di Ford Italia, ha concordato sull’esigenza di uno svecchiamento del parco circolante, esigenza dettata essenzialmente da considerazioni di carattere sociale oltrechè ecologiche. Thorel ha poi affermato che “un sistema paese che investe per anni sui carburanti alternativi non può staccare la spina in modo dirompente da un momento all’altro” come è avvenuto con il mancato rinnovo degli incentivi 2010. Jacques Bousquet, Presidente di Renault Italia, ha posto l’accento sull’importanza dell’azione che può essere condotta dal settore automobilistico per recuperare efficienza, migliorando anche il servizio al cliente e riportando nell’ambito delle reti ufficiali una serie di servizi che attualmente vengono svolti anche da soggetti terzi: “dall’assistenza, ai finanziamenti, alle assicurazioni, al commercio dell’usato, eccetera”. Lorenzo Sistino, CEO di Fiat Automobiles, ha affermato di non ritenere che vi siano oggi spazi nell’industria automobilistica per aumentare le promozioni al cliente finale e che le Case automobilistiche devono attrezzarsi per essere competitive in un mercato automobilistico che è in rapido cambiamento. Sistino ha poi insistito sull’esigenza di accompagnare i concessionari e traghettarli oltre la difficile situazione attuale nel quadro di una partnership sana con la rete. “Fiat non ha chiesto incentivi – ha affermato Sistino – e questa rimane la nostra posizione: l’esigenza su cui però tutti conveniamo è quella delle auto ecologiche perché avrebbe dei ritorni anche economici e ambientali”.
Gian Primo Quagliano, chiudendo i lavori, ha affermato che dal convegno esce un quadro sostanzialmente confortante in quanto Case automobilistiche e concessionari hanno manifestato l’intenzione di affrontare la crisi con i propri mezzi in una logica in cui ogni soggetto fa fino in fondo la sua parte. “E’ chiaro – ha detto Quagliano – che in questa logica anche il Governo dovrà fare la sua parte”.