AUTO: NON TIRA NEPPURE IL MERCATO DELL’USATO

Il consuntivo del primo semestre 2003

Si è chiuso con un lieve incremento (+1%) il bilancio del mercato delle auto usate del primo semestre 2003. Secondo il Ministero dei Trasporti nel periodo gennaio-giugno 2003 vi sono stati infatti 1.931.054 trasferimenti di proprietà di autoveicoli usati contro 1.912.154 dello stesso stesso periodo del 2002. Per il settore automobilistico il momento non è dunque favorevole, non solo per il mercato delle auto nuove (-0,12% nel primo semestre), ma neppure per quello dell’usato. Si tratta di un andamento anomalo perché in genere quando la domanda di vetture nuove è debole si manifesta una ripresa di interesse per l’usato. In effetti, la domanda di auto usate nella seconda metà dello scorso anno e nel primo trimestre del 2003 è stata penalizzata dai nuovi incentivi alla rottamazione che hanno fortemente aumentato l’interesse per l’acquisto di vetture nuove e hanno sicuramente determinato un certo spostamento di una quota di potenziali compratori di usato verso l’acquisto di auto nuove con incentivi. Come è noto, le agevolazioni dello Stato sono finite il 31 marzo e di conseguenza si sarebbe dovuto determinare un aumento di interesse per l’usato. In realtà le vendite non hanno ancora beneficiato della fine degli incentivi, anzi, in aprile i trasferimenti di proprietà sono calati del 5,8%, in maggio vi è stato un modestissimo incremento dell’1,9% e in giugno un nuovo calo del 6,6%.

Il momento non particolarmente felice per il mercato delle auto di seconda mano è messo chiaramente in luce dai risultati delle inchieste congiunturali mensili del Centro Studi Promotor. In giugno il livello delle consegne è stato giudicato basso dal 54% dei concessionari, mentre il 37% dichiara un elevato livello di giacenze invendute e il 68% lamenta una bassa remuneratività delle vendite. A ciò si aggiunge che pure l’affluenza di potenziali acquirenti alle concessionarie è insoddisfacente. Sempre in giugno il 78% degli operatori la indica infatti su bassi livelli. Questo quadro influenza anche le valutazioni sulle prospettive. Per i prossimi tre-quattro mesi il 65% dei concessionari ipotizza stabilità della domanda, mentre il 28% prevede un andamento in calo. Anche per quanto riguarda le giacenze si ipotizza un moderato appesantimento, mentre il 50% dei concessionari prevede un’ulteriore diminuzione delle quotazioni.

L’inchiesta di giugno del Centro Studi Promotor prevedeva la consueta rilevazione semestrale di alcuni rapporti caratteristici sul mercato dell’usato ed in particolare del rapporto tra vendite di nuovo con ritiro di usato e vendite di usato con ritiro di altro usato. Questi rapporti si erano modificati nella rilevazione di dicembre per effetto degli incentivi alla rottamazione ma nel giugno scorso sono già ritornati nella norma. La rilevazione mette in luce che attualmente per ogni 100 vetture nuove vendute i concessionari ne ritirano 61 usate e per ogni 100 auto usate vendute ne ritirano 27 ancora più usate. Interessanti nella rilevazione del Centro Studi Promotor sono anche gli indici di difficoltà di vendita per categorie di vetture riportati nella tabella. Come si vede, le auto che si vendono meglio sul mercato dell’usato sono quelle piccole, recenti e possibilmente con motorizzazione diesel.

Allegati:

TABELLA DIFFICOLTA’ DI VENDITA AUTOVETTURE USATE