Andamento migliore delle attese in luglio per il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati diffusi oggi, le immatricolazioni nel mese sono state 211.227 con una crescita dell’1,17% rispetto al luglio del 2004. Molti elementi hanno contribuito a determinare questo risultato abbastanza sorprendente, dato che il mercato automobilistico nel primo semestre ha avuto un andamento complessivamente negativo.
Innanzitutto ha pesato favorevolmente in luglio l’evasione della quota residua di consegne non eseguite per lo sciopero delle bisarche di maggio e non ancora recuperate in giugno. In secondo luogo alcune case sono tornate a calcare la mano con i “chilometri zero” ed anche con immatricolazioni di vetture da noleggio destinate in effetti ad essere vendute in tempi brevi a clienti privati sul mercato europeo. Le ragioni dell’accentuazione del ricorso a immatricolazioni per “chilometri zero” o per noleggio vanno ricercate soprattutto nell’esigenza di smaltire giacenze di vetture che devono essere sostituite a breve da nuovi modelli o di vetture non ancora in regola con gli standard Euro 4. A questi fattori potrebbe essersi aggiunta anche una maggiore disponibilità a sostituire l’auto da parte di potenziali acquirenti che hanno rinunciato a programmi di vacanze per il timore di possibili eventi negativi legati al quadro internazionale.
Il recupero di luglio è comunque avvenuto in un quadro di sostanziale debolezza del mercato. Dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor condotta a fine mese emerge che i maggiori fattori di freno della domanda sono stati nell’ordine il quadro economico generale, la riduzione della capacità di spesa delle famiglie e il livello dei costi di esercizio (soprattutto quelli per carburanti ed assicurazioni). Per contro i fattori che hanno maggiormente sostenuto le vendite sono l’offerta di nuovi modelli e il livello contenuto dei prezzi delle auto. Sempre secondo la stessa fonte, le indicazioni degli strumenti maggiormente utilizzati per promuovere le vendite (sconti ed agevolazioni finanziarie) confermano una grande attenzione dei potenziali acquirenti agli aspetti economici dell’acquisto oltre che all’elemento novità.
Ancora dall’inchiesta congiunturale del Centro Studi Promotor emerge comunque un quadro complessivo in lieve miglioramento rispetto ai mesi precedenti. L’indicatore di fiducia degli operatori, determinato dall’istituto sintetizzando i risultati delle sue inchieste, dopo aver toccato un minimo in maggio, in giugno ha recuperato e in luglio guadagna ancora terreno, pur rimanendo sui livelli assoluti depressi. Meno negativi appaiono in luglio i giudizi sull’affluenza di visitatori nelle show room (primo indicatore delle intenzioni di acquisto) e sulla raccolta di ordini. Il miglioramento più sensibile riguarda però le attese per le vendite nei prossimi tre-quattro mesi. In giugno la quota di concessionari che dichiara di attendersi un andamento in ripresa o stazionario era pari al 55%. In luglio la percentuale corrispondente sale al 70%. Probabilmente sul miglioramento dei giudizi degli operatori influisce l’attesa della presentazione di nuovi modelli, che potrebbe determinare un certo risveglio della domanda. Le prospettive per la seconda parte dell’anno appaiono quindi in lieve miglioramento. Concludendo, va sottolineato che il mercato automobilistico continua ad avere un andamento migliore di quello che ci si dovrebbe attendere considerando la situazione dell’economia ed in particolare il clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae, che in luglio ha fatto registrare una nuova pesante flessione.