AUTO: L’EUROPA PARTE LENTA, MA DOVREBBE ACCELERARE

Prospettive di ripresa nel 2011

Per l’Europa l’annata automobilistica 2011 comincia con un modesto calo. Nell’area UE27+EFTA le immatricolazioni sono state 1.072.548 contro 1.084.771 del 2010. Il calo è contenuto nell’1,1% e nel valutarlo occorre considerare che il confronto si fa con un gennaio 2010 in crescita del 13% per effetto degli incentivi alla rottamazione e alle auto ecologiche allora ancora in vigore in diversi paesi.

Come è noto, con il passare dei mesi la politica degli incentivi si è esaurita e il 2011 inizia senza agevolazioni statali alla domanda. Complessivamente la politica dei bonus in Europa è riuscita a frenare la caduta del mercato, che, dopo aver subito una contrazione del 7,8% nel 2008, nel 2009 ha sostanzialmente tenuto (-1,6%), mentre nel 2010 l’uscita morbida dalle agevolazioni ha consentito di contenere le perdite nel 4,9%. Le sorti del mercato dell’auto nel corso del 2011, avverte il Centro Studi Promotor GL events, sono ora affidate esclusivamente alla ripresa dell’economia e alle politiche che le case adotteranno per stimolare la domanda. L’inizio dell’anno, come si è detto, al di là del piccolo calo, non è negativo e conferma la possibilità che nel corso dei mesi si delinei un moderato sviluppo sostenuto dalla ripresa dell’economia e dal lancio a ritmo serrato di molti modelli nuovi di grande interesse. Il Salone di Parigi e il Motor Show di Bologna sono stati particolarmente ricchi di novità e al Salone di Ginevra, che si aprirà il 1° marzo, sono attesi altri importanti debutti.

Venendo all’andamento dei singoli paesi, occorre innanzitutto esaminare la situazione dei cinque maggiori mercati (Germania, Francia, Italia, Regno Unito e Spagna) che assorbono il 69% delle immatricolazioni. Il paese più importante da questo punto di vista è certamente la Germania, che in gennaio fa registrare un incremento delle immatricolazioni del 16,5%. La Germania ha sostenuto fortemente la domanda con un incentivo robusto e generalizzato fino all’inizio di settembre 2009 ed ha evitato così il primo impatto fortemente negativo della crisi. Nel 2010 ha subito l’effetto dopo incentivi, che si è però esaurito negli ultimi mesi, e inizia quindi il 2011 con una forte crescita, che dovrebbe mantenersi e rafforzarsi nel corso dell’anno. E ciò grazie anche al fatto che in questo paese la ripresa sta procedendo con un tasso annuale di crescita del Pil del 3,6%.

Il mercato francese apre il 2011 con una crescita delle immatricolazioni dell’8,2%. Anche in questo paese la politica degli incentivi è stata abbastanza oculata in quanto, dopo una forte spinta nel 2009, si è prevista un’uscita morbida dal sistema delle agevolazioni, che si è dimostrata efficace. Gli altri tre mercati della pattuglia dei cinque grandi iniziano l’anno con forti cali. La contrazione maggiore si registra in Spagna (-23,5%), paese che deve fare i conti, oltre che con la fine degli incentivi, anche con il fatto che la ripresa dell’economia non si sta delineando (-0,1% il Pil nel 2010). Seconda, nella lista nera dei paesi che vanno peggio in gennaio, è l’Italia che, in crisi di astinenza da incentivi da aprile, ha una crescita del Pil ancora modesta (+1,1% nel 2010) ed inizia gennaio con un calo del 20,7%. Il terzo grande mercato in rosso è il Regno Unito che perde l’11,5% perché soffre ancora l’effetto dopo incentivi.

Se si allarga l’orizzonte al resto dell’area, emerge che in gennaio tutti i mercati nazionali sono in crescita tranne quello della Grecia per le ben note difficoltà finanziarie ed economiche e tranne i piccoli mercati di Lussemburgo, Polonia e Portogallo. Nel complesso, secondo il Centro Studi Promotor GL events, in un quadro mondiale in cui le vendite di auto sono ripartite quasi ovunque, l’Europa è ancora un’area in cui la domanda è debole, ma vi sono le prospettive per un recupero nel corso del 2011 trainato soprattutto dalla locomotiva tedesca.