AUTO IN EUROPA: GIUGNO POSITIVO (+2,4%) DOPO TREDICI CALI CONSECUTIVI

Incentivi e miglioramento della fiducia sostengono la domanda

In giugno, dopo tredici cali consecutivi il mercato europeo dell’auto torna in territorio positivo. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea nei diciotto mercati dell’Europa Occidentale sono state immatricolate 1.382.189 autovetture con una crescita del 4,6%, mentre considerando anche i Paesi nuovi membri dell’Unione Europea le immatricolazioni sono state 1.461.859 con una crescita contenuta nel 2,4%.

La svolta per il mercato europeo è dovuta essenzialmente agli incentivi alla domanda di auto varati da ben dieci Governi tra cui tutti quelli dei principali Paesi. Va tuttavia sottolineato, sostiene in una nota il Centro Studi Promotor, che un impatto positivo ha certamente avuto anche l’inversione di tendenza che, a partire da aprile, si è verificata nell’intera area euro e nel Regno Unito nel clima di fiducia di imprese e consumatori. Dopo una caduta particolarmente pesante iniziata già nella seconda metà del 2007 e accentuatasi particolarmente a partire dal settembre 2008 gli indicatori dall’aprile scorso sono infatti in recupero praticamente in tutti i Paesi dell’area.

Il merito maggiore per la crescita di giugno va comunque ascritto agli incentivi. Un apporto decisivo al risultato è certamente venuto dalla Germania, dove viene riconosciuto a chi acquista con rottamazione un incentivo particolarmente pesante (2.500 euro). In giugno il mercato tedesco è cresciuto del 40,5% dopo aver fatto registrare nei primi cinque mesi dell’anno un tasso medio di sviluppo del 21,3%, con punte superiori al 39% sia in marzo, che in maggio. Buono in giugno anche il risultato italiano. Finalmente gli incentivi alla rottamazione in vigore dal 7 febbraio hanno determinato un significativo incremento di vendite (+12,4%). Il risultato era particolarmente atteso perché l’insufficiente disponibilità di auto incentivate aveva in parte deluso le attese nei mesi immediatamente successivi all’adozione degli incentivi. Ora il problema è superato e vi è la concreta possibilità che il mercato italiano si mantenga in territorio positivo nella seconda metà dell’anno. Anche il mercato francese, pure assistito da incentivi statali, fa registrare in giugno una crescita apprezzabile (+7%), anche se non particolarmente esaltante. I risultati più importanti di giugno sono però sicuramente quelli di Spagna e Regno Unito. Entrambi questi Paesi nello stesso giorno, il 18 maggio, hanno adottato misure di incentivazione molto più efficaci di quelle che avevano messo in campo nei mesi precedenti e i risultati ottenuti già in giugno (cioè prima che siano interamente trascorsi i tempi tecnici perché il meccanismo degli incentivi vada a regime) sono decisamente importanti. La Spagna, che nei primi cinque mesi dell’anno aveva fatto registrare un calo medio delle immatricolazioni del 42,7%, in giugno riduce al 15,9% la contrazione sullo stesso mese del 2008, mentre il Regno Unito la contiene nel 15,7%, contro un calo medio del 26,4% nei primi cinque mesi dell’anno.

Sulla base di questi dati è lecito ritenere che in tempi ragionevolmente brevi, anche il mercato spagnolo e quello del Regno Unito possano far registrare incrementi rispetto al 2008. Se questo avvenisse, secondo il Centro Studi Promotor, nella seconda metà dell’anno tutti i cinque maggiori mercati del continente potrebbero essere ritornati in positivo e il consuntivo 2009 del mercato europeo potrebbe far registrare una flessione decisamente contenuta sul 2008, risultato, questo, assolutamente imprevedibile all’inizio del 2009.

Diverso invece il quadro nei Paesi nuovi membri della UE che, complessivamente considerati, in giugno hanno accusato un calo del 25,3% mentre chiudono il consuntivo del primo semestre con un contrazione del 27,1%. In quest’area soltanto Repubblica Ceca e Slovacchia sono in crescita, mentre per gli altri Paesi il quadro è particolarmente cupo, salvo che in Polonia dove si registra una contrazione modesta a giugno ed un lieve incremento nel primo semestre.