Auto, i prezzi del nuovo rallentano ancora ad aprile: +2% su base annua

Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio Autopromotec nel contesto dell’emergenza sanitaria Covid-19, prezzi auto nuove +2% in aprile. Usato a -1%.

Continua a rallentare la dinamica dei prezzi delle autovetture nuove. In aprile il tasso di crescita tendenziale (cioè su base annua) dei prezzi delle auto nuove è infatti diminuito per il terzo mese consecutivo, portandosi al +2%, un mimimo che non si toccava dal giugno 2018. Si tratta di una decelerazione che rispecchia l’andamento tendenziale al ribasso dell’inflazione (nulla in aprile dal +0,5% di gennaio). Il rallentamento della dinamica dei prezzi delle auto nuove emerge da un’elaborazione degli indici Istat dei prezzi al consumo per l’intera collettività realizzata dall’Osservatorio Autopromotec.

I dati, che sono stati elaborati nel contesto dell’emergenza sanitaria Covid-19, mettono dunque in evidenza anche i primi segnali di tensione sui prezzi delle auto nuove per effetto del Coronavirus. È lecito infatti ritenere che la contrazione della domanda di auto, dovuta all’emergenza in atto e al conseguente blocco della stragrande maggioranza delle attivitè produttive, abbia spinto il mercato del nuovo a non forzare sui prezzi ed anzi a orientarli verso un lento ma progressivo ridimensionamento.

L’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec ha preso poi in considerazione anche i prezzi delle autovetture usate, che in aprile hanno visto una diminuzione delle quotazioni dell’1% su base tendenziale. Si tratta tuttavia di un calo meno marcato rispetto a quello di marzo (-1,2%) e soprattutto di quello di gennaio (-1,7%). Questa situazione potrebbe confermare l’ipotesi che i prezzi dell’usato, dopo anni di cali, si stiano proiettando verso una fisioligica risalita.

Dall’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec emerge infine il quadro per quanto riguarda l’andamento dei prezzi relativi alla manuntenzione e alla riparazione di auto. Sempre considerando il mese di aprile, i prezzi hanno fatto registrare un incremento tendenziale modesto (+1,1%), in lieve rallentamento dopo il +1,2% di marzo e di febbraio e il +1,3% di gennaio.