Il segnale positivo tanto atteso è finalmente arrivato. Dopo otto cali consecutivi il mercato italiano delle autovetture fa registrare un incremento, anche se lieve. In settembre le immatricolazioni hanno infatti toccato quota 165.200 con un aumento del 3,4% rispetto allo stesso mese del 2001. Il merito è certamente degli incentivi alla rottamazione varati dal Governo all’inizio di luglio e rafforzati dalle promozioni aggiuntive delle case. Va tuttavia sottolineato che il confronto si fa con un mese, settembre 2001, in cui le vendite subirono una forte contrazione (-11%) per effetto dell’impatto psicologico degli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono. In ogni caso il segnale è positivo e infonde una certa fiducia agli operatori. L’apposito indicatore costruito dal Centro Studi Promotor aumenta in settembre di oltre un punto, dopo il balzo di 13 punti di luglio e la crescita di un punto e mezzo di agosto.
Dall’inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi bolognese condotta a fine settembre vengono inoltre altre indicazioni positive. I concessionari segnalano che è aumentata l’affluenza di potenziali acquirenti ai saloni di vendita. Dopo i mesi neri della prima parte dell’anno, il movimento dei visitatori in settembre è risalito a livelli normali o addirittura alti per il 57% degli interpellati. Per valutare l’entità del miglioramento basti pensare che il valore corrispondente in giugno era stato l’11%. Segnali abbastanza positivi anche per l’acquisizione di ordini. In settembre la raccolta è stata normale o alta per il 52% dei concessionari (16% in giugno). Anche le attese per l’ultimo trimestre dell’anno sono abbastanza positive. Il 74% dei concessionari prevede infatti vendite su livelli normali o alti. Gli incentivi dunque stanno funzionando e dovrebbero portare le vendite a superare a fine anno di circa 100.000 unità le previsioni che si facevano prima della loro adozione e quindi a toccare quota 2.200.000, livello in assoluto elevato, ma ben lontano dal record di 2.431.000 immatricolazioni registrato nel 2001.
Sulla base dei dati di settembre il Centro Studi Promotor conferma quindi le previsioni sugli effetti dei nuovi incentivi fatte immediatamente dopo la loro adozione (100.000 auto in più) e questo è certamente un fatto positivo se si considera che tra l’inizio di luglio e oggi il quadro congiunturale generale è drasticamente peggiorato e soprattutto è aumentata la consapevolezza del pubblico della gravità della situazione economica, come emerge anche dall’andamento dell’indicatore del clima di fiducia dei consumatori determinato dall’Isae, che anche in settembre ha fatto registrare un consistente ridimensionamento.
L’andamento dell’economia rappresenta il maggiore elemento di preoccupazione per quanto riguarda le prospettive a breve-medio termine per il mercato dell’auto. Va inoltre segnalato che nella situazione attuale, accanto agli incentivi, operano potenti disincentivi come la crescita dei prezzi dei carburanti e dei premi di assicurazione a cui si sono aggiunti recentemente, da parte di amministrazioni locali, restrizioni della circolazione in vista di improbabili benefici ambientali, con forte penalizzazione per gli utilizzatori di veicoli non catalizzati che ancora non sono stati sostituiti, non tanto per atteggiamenti anticonformisti dei loro proprietari, ma per oggettiva insufficiente capacità di spesa per acquistare una nuova auto.