AUTO: APRILE IN CADUTA FRENATA

Prospettive negative per il mercato auto dopo la fine degli incentivi

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, in aprile sono state immatricolate 182.800 autovetture, con una contrazione del 5,77% rispetto allo stesso mese del 2002. L’entità del calo, che è abbastanza contenuta, non deve trarre in inganno sulla reale situazione del mercato automobilistico italiano che, con la fine degli incentivi alla rottamazione, il 31 marzo scorso, è entrato in un grave stato di crisi.

Il calo rispetto ad aprile 2002 va infatti valutato tenendo conto che nel primo semestre dello scorso anno la domanda era scesa su livelli molto depressi da cui si risollevò soltanto a partire da luglio per effetto dei nuovi incentivi alla rottamazione. A ciò si aggiunge che nell’aprile scorso il calo delle immatricolazioni è stato limitato anche da un consistente portafoglio ordini accumulatosi a fine marzo. E ciò sulla base dell’impegno di molte case di corrispondere al momento dell’immatricolazione un incentivo almeno equivalente a quello dello Stato anche se, come poi è avvenuto, gli incentivi statali non fossero stati rinnovati. E’ una situazione che non si ripeterà in maggio.

Dall’inchiesta congiunturale mensile condotta dal Centro Studi Promotor a fine aprile emerge infatti una caduta verticale sia nel numero di visitatori nei saloni di vendita dei concessionari che nell’acquisizione di ordini. Secondo l’inchiesta del Centro Studi Promotor il livello dell’affluenza di potenziali acquirenti, che in marzo era stato normale o alto per il 52% dei concessionari, in aprile viene segnalato su bassi livelli dal 91% degli interpellati. E molto forte è anche il calo per gli ordini: normali o alti per il 61% in marzo e bassi per l’86% in aprile.

Questi andamenti determinano una caduta di ben 14 punti dell’indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore automobilistico determinato dal Centro Studi Promotor. D’altra parte, una drastica contrazione della propensione all’acquisto di automobili emerge anche dalle rilevazioni mensili dell’Isae sui consumatori italiani: la quota di intervistati che dichiarano che acquisteranno certamente o probabilmente un’automobile nei prossimi dodici mesi è scesa infatti dal 18% di gennaio all’11% di aprile. Secondo il Centro Studi Promotor, l’entità del rallentamento in atto sul mercato italiano dell’automobile emergerà pienamente nei prossimi mesi. Non si intravedono infatti possibilità di rilancio a breve del quadro economico generale italiano, mentre l’economia internazionale, superata la crisi irachena, deve ora fare i conti con l’emergenza Sars, che introduce ulteriori elementi di preoccupazione in un contesto economico mondiale ormai da troppo tempo in bilico tra tassi di sviluppo minimi, recessione o addirittura deflazione.