Con un calo del 3,9% in giugno e del 9,3% nel primo semestre
In giugno, secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, nei paesi dell’Unione Europea e nei tre paesi dell’EFTA (Irlanda, Norvegia e Svizzera) sono state immatricolate 1.254.052 autovetture con un calo rispetto a giugno 2011 dell’1,7%, mentre nel primo semestre le immatricolazioni sono state 6.896.348 con un calo del 6,3%. Come mette in luce il Centro Studi Promotor GL events con una sua elaborazione, nel complesso dell’area UE27+EFTA il mercato sta procedendo a due velocità. Nell’insieme dei paesi che adottano l’Euro (area Euro) le immatricolazioni in giugno sono in calo del 3,9%. Negli altri paesi dell’area UE27+EFTA si registra invece una crescita del 4,7%, che è inferiore a quella media del mercato mondiale, ma è comunque coerente con l’andamento delle immatricolazioni nei principali paesi del mondo che hanno fatto registrare in giugno crescite del 22,1% negli Stati Uniti, del 18,7% in Brasile, del 10,2% in Russia, del 9,9% in Cina e del 9,8% in India.
Da questi dati emerge che l’insieme dei paesi dell’Euro, anche per l’auto, rappresenta oggi un’isola infelice in un mercato mondiale che continua ad essere in crescita. Il quadro appare ancora più preoccupante se si considerano i dati del primo semestre da cui emerge che nei paesi dell’Euro le immatricolazioni di autovetture sono calate del 9,3% contro una crescita del 3% degli altri paesi dell’area UE27+EFTA. La causa prima che affossa il mercato dell’auto nell’area Euro è essenzialmente il forte effetto depressivo sull’economia delle politiche imposte per il contenimento del debito pubblico. Tra l’altro, nell’area Euro, i mercati più in difficoltà sono quelli dei paesi nel mirino della speculazione finanziaria, come emerge chiaramente dal fatto che nel primo semestre le immatricolazioni sono in calo del 41,3% in Grecia, del 19,7% in Italia e dell’8,2% sul mercato spagnolo, che aveva già toccato livelli di vendita minimi nel 2011. Nell’area Euro non va bene però neppure il mercato francese, che accusa un calo del 14,4%, mentre il mercato tedesco fa registrare nel primo semestre una crescita contenuta in un risicato 0,7%.
Com’è noto, le politiche recessive in atto nell’area dei paesi che adottano l’Euro preoccupano fortemente per il pericolo che la recessione, che ha già interessato alcuni stati (Grecia, Italia e Spagna) e che si sta estendendo agli altri, possa pregiudicare la crescita dell’economia in atto nel resto del mondo. Per quanto riguarda il mercato dell’auto – sostiene il Centro Studi Promotor GL events – i dati di giugno più sopra citati indicano, comunque, che la domanda al di fuori dell’area Euro si mantiene per ora dinamica in tutto il mondo.