Nonostante gli incentivi in vigore
In settembre, secondo i dati diffusi oggi da Anfia e Unrae, sono stati venduti 16.077 veicoli commerciali con un calo del 13% su settembre 2008. Questa contrazione mensile, anche se pesante, è la più contenuta di quelle che si sono finora registrate nel corso del 2009. Occorre però considerare che il confronto si fa con un settembre 2008 che aveva già accusato un calo sul mese corrispondente dell’anno precedente del 17,1%. Se si confronta il risultato del settembre scorso con quello di settembre 2007 la contrazione è del 27,9%. Nonostante gli incentivi alla rottamazione e quelli per le soluzioni ecologiche (metano, gpl, ibride ed elettriche), incentivi tra l’altro tra loro cumulabili, il mercato dei veicoli commerciali rimane in una situazione di grave difficoltà e chiude il bilancio delle vendite dei primi nove mesi dell’anno con un calo del 26,4% rispetto a quello del gennaio-settembre 2008.
Ci si può chiedere perché, mentre il mercato delle autovetture sta rispondendo positivamente agli incentivi in vigore, in quello dei veicoli commerciali, che pur beneficiano di specifici e consistenti bonus statali, non vi sono accenni di ripresa. Le ragioni sono molte, ma tra queste una notevole importanza ha il fatto che, come emerge anche dagli indicatori di fiducia, la crisi economica per il momento ha colpito più le imprese che le persone. Inoltre a ciò si aggiunge che le imprese hanno una percezione più chiara delle prospettive e in questo momento la loro propensione a spendere per beni di investimento come i veicoli commerciali è decisamente bassa.
Qualche segnale di lieve miglioramento, sia del quadro attuale che delle prospettive del mercato dei veicoli commerciali, viene tuttavia dall’inchiesta congiunturale trimestrale condotta a fine settembre dal Centro Studi Promotor intervistando un campione significativo di concessionari. Le valutazioni espresse sull’acquisizione di ordini restano fortemente negative. A fine settembre il 66% dei concessionari dichiara infatti che il livello della raccolta è basso, ma nella precedente inchiesta, a fine giugno, la percentuale corrispondente era pari al 73%. In leggero miglioramento è anche il quadro delle attese. Rispetto a giugno, in settembre, si riduce dal 39% al 25% la quota di concessionari che prevedono una ulteriore riduzione della domanda e sale dal 7% al 22% la quota di coloro che ipotizzano un andamento in recupero nei prossimi 3/4 mesi. Questi lievi segnali meno negativi (che probabilmente sono sostenuti più da speranze che da dati di mercato) hanno bisogno di trovare conforto in una politica del Governo che, non solo preveda il rinnovo degli incentivi in vigore, ma che contempli anche ulteriori specifici provvedimenti per il rilancio della domanda di veicoli commerciali, come per altro richiesto dalle associazioni rappresentative del settore.