Primi tentativi di ripresa dell’economia italiana
In agosto la produzione industriale ha fatto registrare una crescita dello 0,3% su luglio, ma nei confronti dello stesso mese del 2018 si registra un calo di ben l’1,8%, mentre rispetto ai livelli ante-crisi (aprile 2008) il calo è ancora del 20,3%. Il piccolo segnale positivo di agosto va comunque considerato tenendo conto che recentemente sono emersi altri segnali positivi. In particolare, proprio in agosto, il tasso di disoccupazione è sceso al 9,5%, un livello che non si vedeva dalla fine del 2011, mentre l’Istat ha rettificato in aumento il tasso di variazione del Pil, che nel secondo trimestre passa così da 0 a +0,1% e a ciò si aggiunge che qualche segnale viene anche dal clima di fiducia dei consumatori.
In sintesi, secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, la stagnazione potrebbe essere alle spalle e potrebbero esserci le condizioni per l’avvio di una nuova fase di ripresa. Il condizionale è però d’obbligo e comunque per lasciarsi definitivamente alle spalle la bassa crescita e la stagnazione occorre che il Governo sappia sfruttare gli spazi che a livello di Unione Europea si stanno creando per politiche economiche espansive.