Trainata soprattutto dai paesi non euro dell’Unione
Accelera la ripresa dell’auto nell’Unione Europea. Secondo i dati diffusi oggi dall’Acea, in marzo le immatricolazioni di autovetture nella UE sono state 1.449.148 ed hanno fatto registrare la settima crescita mensile consecutiva con un incremento a due cifre e cioè del 10,6%. Questo buon risultato influenza positivamente anche il consuntivo del primo trimestre che chiude a quota 3.246.719 con una crescita dell’8,4%.
Come avviene ormai da troppo tempo, all’interno della UE il risultato del complesso dei paesi che non hanno adottato l’euro è decisamente migliore di quello del complesso dei paesi dell’Eurozona, dove la domanda di autovetture è ancora pesantemente zavorrata dalle politiche di austerity. In marzo nel complesso dei paesi non euro le immatricolazioni crescono, infatti, del 19,4%, con incrementi a due cifre in tutti i paesi e con un tasso di crescita del 17,7% nel maggior mercato dell’area, che è quello del Regno Unito.
Decisamente più contenuta è invece la ripresa nell’Eurozona. L’incremento delle immatricolazioni in marzo non va infatti oltre il 5,5%. Tutti i maggiori mercati dell’Eurozona sono comunque in crescita con incrementi del 5,4% in Germania, dell’8,5% in Francia, del 5% in Italia e del 10% in Spagna. Da segnalare, sempre nell’Eurozona, che la ripresa è più sostenuta nei paesi della fascia meridionale dell’area in cui la domanda di auto è stata massacrata dalla politica del rigore imposta da Bruxelles. Il mercato cipriota cresce infatti in marzo del 79%, quello portoghese del 47%, quello greco del 30,6% e quello spagnolo del 10%. Fa eccezione il mercato italiano in cui, come si è detto, la crescita di marzo è contenuta nel 5%. Anche sul nostro mercato il recupero per l’auto potrebbe però accelerare se prendesse corpo la ripresa dell’economia. I segnali positivi sul fronte della congiuntura economica generale sono al momento deboli, ma potrebbero rafforzarsi nel prossimo futuro se i provvedimenti del Governo avessero un effettivo sollecito impatto sull’economia reale. In ogni caso va segnalato che non è solo il mercato delle autovetture ad aver invertito la tendenza a cavallo tra il 2013 e il 2014, ma l’intero settore dei mezzi di trasporto su gomma.
I dati diffusi oggi dall’Acea riguardano anche i tre piccoli mercati dell’Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) che complessivamente in marzo fanno registrare un incremento del 2,2%.
Bologna, 17 aprile 2014